La Nera Parmigiana ha un'origine antica e diversi documenti storici testimoniano come l'allevamento suino nel Parmense fosse un'attività radicata e documentata già alla fine del 1400 e come a quel tempo risultassero particolarmente apprezzati suini a mantello nero. E' del 1820 il primo documento che cita espressamente la razza Parmigiana, che viene descritta come animale caratterizzato da arti corti, setole quasi assenti, colore della pelle bruno tendente al nero, di peso ragguardevole, se paragonato alle altre allora allevate, potendo raggiungere i 190-240 kg, e produttore di carne squisita facilmente conservabile.

La sostituzione della Nera Parmigiana con altre razze, la Large White in modo particolare, portò nel corso del secolo scorso alla sua completa scomparsa.

Tuttavia dagli anni Novanta si è cercato di ricostruire questa razza antica incrociando varie razze autoctone italiane con delle razze spagnole; uno degli attori principali di questa attività di recupero della Nera Parmigiana è Massimo Spigaroli, dell’Antica Corte Pallavicina, che con testarda passione si pone l’obbiettivo ambizioso di ricreare i profumi e i sapori dei salumi e dei culatelli che mangiava da bambino. La ricostruzione di una razza perduta è un processo lungo e tortuoso, ma dopo anni di tentativi si può dire che la Nera Parmigiana è a tutti gli effetti è tornata.

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